Uno dei dubbi più comuni per un artista emergente è: dove posso trovare galleristi e curatori che siano davvero aperti al dialogo? E, ancora prima: che differenza c’è tra un curatore e un gallerista? Capire bene questi ruoli è essenziale per orientarsi nel sistema dell’arte e non perdere tempo con approcci sbagliati o aspettative confuse.
In questo post, rispondiamo a entrambe le domande in modo semplice, chiaro e concreto.
Curatore e gallerista: due ruoli diversi
Spesso questi due termini vengono usati come se fossero intercambiabili, ma in realtà svolgono funzioni molto diverse nel mondo dell’arte.
🟡 Il curatore
- È una figura culturale.
- Si occupa della lettura, selezione e presentazione delle opere in mostre, eventi, cataloghi.
- Costruisce connessioni concettuali tra artisti, opere, spazi, idee.
- Lavora in modo indipendente oppure per istituzioni (musei, fondazioni, festival).
- Non vende le opere, ma le contestualizza e le mette in relazione con un pubblico e un pensiero critico.
Il curatore è, in un certo senso, il traduttore dell’artista: ne valorizza il linguaggio e lo colloca in una visione più ampia.
🔵 Il gallerista
- È una figura commerciale e culturale.
- Gestisce uno spazio espositivo e rappresenta (spesso in esclusiva) un certo numero di artisti.
- Organizza mostre, promuove gli artisti, tratta con collezionisti, partecipa a fiere.
- Il suo ruolo è vendere le opere, ma anche costruire nel tempo la carriera commerciale dell’artista.
Il gallerista è, idealmente, il partner professionale dell’artista: lo supporta nella visibilità, nella reputazione e nella costruzione del mercato.
Dove (e come) trovarli
Trovare curatori e galleristi disponibili non è impossibile, ma richiede attenzione, presenza e strategia. Ecco alcuni canali e contesti utili:
📍 Mostre e inaugurazioni
È il luogo più naturale per entrare in contatto con entrambi. Vai alle mostre, parla con chi organizza, osserva:
- chi ha curato l’esposizione
- chi gestisce lo spazio
- chi si muove tra il pubblico
Anche una semplice presentazione può aprire una porta. Mostrati interessato, non solo a “proporti”, ma a dialogare.
🌐 Instagram e siti professionali
Molti curatori e galleristi sono attivi su Instagram. Seguili, guarda che artisti promuovono, come parlano del lavoro. Puoi iniziare a interagire con discrezione:
- commenta con intelligenza
- condividi contenuti pertinenti
- manda un messaggio mirato, se senti affinità
Non cercare “sponsorizzazioni”, cerca relazioni reali.
📚 Riviste e piattaforme di settore
Leggi testate come Artribune, Flash Art, Exibart. Ogni volta che trovi una mostra interessante, segnati chi l’ha curata o chi l’ha prodotta. Molti curatori e galleristi rilasciano interviste, in cui puoi capire meglio la loro visione.
🎓 Workshop, talk, residenze
Spazi di formazione, presentazioni pubbliche e laboratori sono momenti informali ma preziosi per incontrare professionisti dell’arte. Qui il dialogo è spesso più diretto, autentico, accessibile. Mostra il tuo lavoro, poni domande, ascolta.
📩 Call e open call
Molte mostre, residenze o festival sono aperti a candidature. Nei bandi trovi sempre indicato:
- il curatore del progetto
- lo spazio espositivo
- la modalità di contatto
Anche se non vieni selezionato, hai lasciato traccia del tuo lavoro. E se sei selezionato, hai la possibilità di iniziare un dialogo.
🧭 Artist-run space e realtà indipendenti
Spesso sono il primo ponte tra artisti e professionisti dell’arte. Curatori indipendenti e giovani galleristi frequentano questi ambienti per scoprire nuove energie. Anche piccole collettive o spazi alternativi possono portarti lontano, se curati con attenzione.
Per esserci devi farti trovare
Capire chi fa cosa nel mondo dell’arte ti aiuta a muoverti con più chiarezza e a non sprecare tempo in richieste fuori luogo. Il curatore ti aiuta a costruire senso. Il gallerista ti aiuta a costruire presenza. Entrambi sono alleati, se trovi i giusti interlocutori.
Ma ricordati: non esistono scorciatoie, esistono relazioni. E ogni buona relazione parte da ascolto, rispetto e professionalità.
Se devo recarmi in auto in un posto/luogo mai visto, nuovo, seguo il percorso che credo sia corretto, dovendo svoltare a sinistra in una precisa via, indirizzo, ma trovo “chiuso per lavori” , svolto nella strada che trovo subito dopo sempre a sinistra.