Il portfolio è lo strumento fondamentale con cui un artista presenta sé stesso e il proprio lavoro. Ma non tutti i portfolio sono pensati per parlare a chi lavora nel sistema dell’arte — curatori, galleristi, direttori di spazi. Spesso vengono creati solo per il pubblico generico, trascurando ciò che serve veramente a un professionista per valutare se iniziare un dialogo, una mostra o una collaborazione.
In questo post vediamo come costruire un portfolio efficace, chiaro e professionale, pensato proprio per dialogare con chi lavora nel settore.
1. Il portfolio non è un catalogo: è un racconto coerente
Uno degli errori più comuni è inserire tutto quello che si è prodotto. In realtà, un buon portfolio:
- seleziona i lavori migliori
- mostra una direzione coerente
- racconta un’identità visiva e concettuale chiara
Galleristi e curatori ricevono tanti materiali ogni settimana. Non cercano quantità, ma chiarezza, solidità e potenziale.
2. Struttura essenziale di un portfolio professionale
Ecco cosa non deve mancare:
📌 1. Biografia sintetica
- Chi sei, dove vivi e lavori
- Formazione, mostre principali, eventuali premi o residenze
- Scrivi in terza persona, con tono sobrio e professionale
🧩 2. Artist statement
- Breve testo (max 150 parole) che spiega cosa fai, perché lo fai e come lo fai
- Deve essere chiaro e leggibile, senza frasi astratte o accademiche
- Concentrati su temi, processi, materiali e intenzioni
🖼️ 3. Opere selezionate (max 8–12)
Per ogni opera, inserisci:
- Immagine di qualità (JPG o PNG, 300 dpi per stampa, 72 dpi per web)
- Titolo
- Tecnica/materiali
- Dimensioni
- Anno
- Eventuale breve descrizione o contesto (se necessario)
📌 Non usare immagini sfocate, mal fotografate o senza dati tecnici. È un segnale di poca cura.
🧾 4. Contatti aggiornati + link
- Email professionale
- Sito web (se disponibile)
- Instagram o altri social
- PDF scaricabile (peso consigliato: max 10 MB)
3. Portfolio per stampa e per web: meglio averli entrambi
- La versione PDF (curata, orizzontale o verticale) è utile per invii diretti, bandi, candidature
- La versione online (sito, Behance, ArtStation, Issuu) è utile per essere trovati e condividere il lavoro in modo accessibile
💡 Se non hai un sito, puoi usare una pagina semplice con strumenti come Carrd, Notion, Adobe Portfolio.
4. Personalizzazione: non mandare sempre lo stesso PDF a tutti
Galleristi e curatori hanno gusti, ricerche e linee editoriali differenti. È importante:
- leggere prima chi sono e cosa fanno
- adattare il portfolio o la selezione in base al contesto
- scrivere un messaggio di accompagnamento personalizzato
Evita di spedire portfolio generici con email tipo “Buongiorno, ecco il mio lavoro”. Mostra che ti sei informato e hai scelto di scrivere a quella persona per un motivo preciso.
5. I segnali che piacciono ai professionisti del settore
Curatori e galleristi apprezzano quando:
- vedono una visione chiara nel lavoro
- percepiscono una ricerca coerente e non improvvisata
- notano che c’è cura nel presentarsi (grafica semplice, testi ben scritti)
- ricevono materiali ordinati, non caotici
📌 Un buon portfolio comunica: “So chi sono, dove voglio andare, e come raccontarmi in modo professionale.”
6. Aggiornarlo è un’abitudine, non un obbligo occasionale
Il portfolio non è un documento da fare una volta ogni 5 anni. È uno strumento vivo, da aggiornare ogni volta che:
- realizzi nuovi lavori rilevanti
- partecipi a una mostra
- cambi direzione nella tua ricerca
Tenerlo pronto ti permette di non perdere opportunità quando si presentano.
Coerenza
Un buon portfolio non vende, non esagera, non impressiona con effetti speciali. Parla con chiarezza e coerenza, come farebbe una mostra ben curata. È il tuo primo passo verso un possibile rapporto professionale con chi lavora nel mondo dell’arte. E come ogni buona conversazione, comincia con rispetto, cura e intenzione.
Se devo recarmi in auto in un posto/luogo mai visto, nuovo, seguo il percorso che credo sia corretto, dovendo svoltare a sinistra in una precisa via, indirizzo, ma trovo “chiuso per lavori” , svolto nella strada che trovo subito dopo sempre a sinistra.